La Memoria del Vigneto

I nostri vigneti sono i primi testimoni di un patrimonio storico unico, legato al Conte di Toppo e alla sua amata, Antonietta Wassermann.

IL CONTE FRANCESCO DI TOPPO

Visse tra il 1797 e il 1892. Apparteneva alla nobiltà locale, ed era un ricchissimo proprietario terriero. A Udine assunse diversi incarichi pubblici nella sua città, era un appassionato collezionista di reperti archeologici e monete, tanto che, grazie alla sua benevolenza, promosse la nascita del museo udinese; non ebbe figli e alla sua morte lasciò un grande patrimonio al Comune e alla Provincia, per l'istituzione di un collegio intitolato a lui e alla sua prima moglie, Antonietta Wassermann.

Una scuola per tutti

IL COLLEGIO DI TOPPO WASSERMANN

Convitto dal 1° ottobre 1900 al 1982

Il Collegio di Toppo Wassermann ricordato affettuosamente dai friulani e non solo come "il Toppo"" fu un convitto maschile con sede in un palazzo settecentesco di Udine in via Gemona 90. Sorto nel 1900 grazie al legato del conte Francesco di Toppo (1797-1883) che nel 1876 lasciò gran parte delle sue sostanze alla Città e alla Provincia di Udine affinché fondassero "un Istituto di istruzione maschile" che avrebbe dovuto chiamarsi di Toppo Wassermann per ricordare nel nome anche la sua prima moglie, Antonietta de Wassermann.Questo collegio quando la bicicletta a pedali era stata da poco inventata e si assisteva al Ballo Excelsior o si partiva a piedi per imbarcarsi per le Americhe era l'unica possibilità di affrancarsi, salvo il seminario, per fanciulli della Carnia, del Tarvisiano o del Contado. Ironia della sorte nel'15 il Toppo aveva già cresciuto circa 300 giovani pronti, invece per la trincea. Il Toppo diveniva Ospedale, ricovero e cura anche per chi aveva nei suoi cortili già giocato a calcio, nuovo gioco da poco arrivato dall'Inghilterra. Fin dall'inizio è stato un riferimento per l'istruzione di tanti figli d'emigrati, sia per i giovani in difficoltà economiche o sociali che per ragazzi della borghesia e nobiltà friulana, giuliana e veneta. Tutti venivano accolti e cresciuti con la stessa attenzione, con autorevolezza e, ancor oggi gli ex allievi lo ricordano, con ferma autorità. Questo l'invito del collegio ad iscrivere i propri figli: "All'ordine ed alla disciplina si attende con particolare fermezza, volendo i giovinetti scrupolosi nell'adempimento dei loro doveri, di carattere leale e forte." In seguito è stato casa per tanti giovani arrivati ad Udine per giocare nella squadra dell' Udinese Calcio, della Associazione Pallacanestro Udinese o per allenarsi al meglio nelle squadre cittadine di atletica leggera. Tanti giovani studenti universitari ne godevano come risorsa lavorandovi come istitutori. Il "Toppo" è stato un convitto fino all'anno scolastico 1981-1982 poi ne fu decisa la ristrutturazione. L'ultimo anno ospitava circa 200 semiconvittori che frequentavano le elementari e le medie della scuola Ellero. Al nome del Toppo Wassermann ora sono legate una via cittadina, una Biblioteca, una scuola elementare e la sede della Scuola Superiore dell'Università di Udine.

Fondazione del Collegio

Il 2 agosto 1894, alla morte di Margherita Ceconi seconda moglie del conte di Toppo, Comune e Provincia entrarono in possesso del legato ed iniziò a decorrere, così, il quinquennio per rendere operativo il Collegio. Ottenuta una proroga di due anni dagli eredi, il 1° ottobre 1900 iniziò la sua attività sotto la direzione del professor Massimo Misani, già preside del Regio Istituto Tecnico di Udine. Nel primo anno ebbe 15 allievi, ma già nel 1904 i 50 posti disponibili erano insufficienti a soddisfare le richieste di iscrizione. Un anno più tardi, grazie a piccoli lavori di ampliamento, i posti disponibili salirono ad 81. Nel 1909 fu reso esecutivo un progetto di ampliamento. I lavori terminarono all'inizio del 1912 e il collegio, nel 1914-1915 arrivò ad ospitare 137 allievi. Gli ospiti erano ragazzi della provincia e della regione che venivano a studiare a Udine (il 41% dalla Carnia e dal Tarvisiano, il 18% da Trieste e Gorizia), epoca in cui non c'erano mezzi di trasporto adeguati.

Diventa Ospedale

Dal 11 giugno 1915, anno d'inizio dell'entrata in guerra da parte dell' Italia, il Collegio Toppo venne affidato alla Croce Rossa e proprio dall´11 giugno 1915 sino al 27 ottobre 1917 quando, in seguito alla ritirata di Caporetto, vi prestarono servizio, con sacrificio e abnegazione, seguite dall´Ispettrice Costanza di Colloredo, numerosissime crocerossine per colmare le carenze del personale di sanità. Nell'ottobre del 1917 gli studenti vennero ospitati da altri convitti nazionali.

Ritorno alla normalità

Il Collegio riprese la regolare attività nel marzo del 1919 e venne premiato con medaglia d'oro alle esposizioni didattiche nazionali di Firenze e Cividale. Nel gennaio del 1923 iniziarono nuovi lavori di ampliamento della sede e con la riforma della scuola creò l'Istituto Tecnico di grado inferiore (quattro classi) che iniziò regolarmente le lezioni nell'ottobre dello stesso anno. Negli anni '50 vi furono nuove ristrutturazioni del convitto.

Tutte le informazioni sono state prese dal Blog 
"Collegio di Toppo Wassermann"


Buttrio e le sue colline

IL LUOGO DEL CUORE DEL CONTE DI TOPPO

La famiglia Croatto coltiva dagli anni '30 quelle vigne che un tempo appartenevano al Conte di Toppo. Nel 2000 Piero Croatto decise di piantare nuove barbatelle di Merlot, Chardonnay e Friulano, dando vita a un progetto di agricoltura sostenibile al passo con gli anni. 

L'OBELISCO PER L' AMATA ANTONIETTA


Il poeta friulano Pietro Zorutti compose, in occasione delle loro nozze, la poesia 'Gnot d'Avril" su le culine di Buri che culmina nella 'turumbele", un cocuzzolo di pochi metri quadrati dal quale si ha una visione a tutto tondo del Friuli. Lì sotto, a un tiro di schioppo, suo padre aveva fatto costruire la grande villa. Era su quella collina che Francesco di Toppo amava rifugiarsi, almanaccare, starsene in solitudine. Appena gli impegni politico-amministrativi glielo permettevano, fuggiva nella splendida villa di Buttrio accovacciata sotto la 'turumbele". Ed è lì, a pochi metri dal poggio che nel 1863, circa un anno dopo la morte della sua amatissima moglie, Antonietta Wasserman, fece costruire in sua memoria un piccolo monumento, una sorta di obelisco. Nel 2010 la famiglia Croatto ha voluto consegnare due riconoscimenti titolati 'Di Toppo Wassermann: lo sguardo verso l'orizzonte", che hanno premiato «due idee coraggiose che hanno saputo guardare oltre l'orizzonte - ha spiegato la stessa Croatto - come ha voluto insegnarci il conte ponendo quell'obelisco in quella posizione sulle colline 148 anni fa».

 DIVENTA AMICO CUSTODE
DEL CONTE DI TOPPO

Fattoria didattica
Progetto avviato grazie alla scuola primaria Di Toppo Wassermann di Udine